Bagnanti alla Grenouillère

3.000.000,00 

Descrizione

Autore Claude Monet
Data 1869
Tecnica olio su tela
Dimensioni 73×92 cm
Ubicazione National GalleryLondra

Storia

Negli anni sessanta dell’Ottocento Monet era un pittore squattrinato ma con idee radicali che, con un gruppo di amici, diede origine a una pittura che confluirà presto nella corrente impressionista.

La sua poetica artistica era desiderosa di ritrarre l’istante nel quotidiano, lavorando all’aria aperta nei luoghi amati dalla piccola borghesia di cui faceva parte, come al ritrovo della Grenouillère, dove faceva il bagno nelle acque della Senna. Tale posto era chiamato “stagno delle rane” per la presenza di donne di facili costumi che rallegravano i visitatori parigini ed erano popolarmente soprannominate “rane” (Grenouilles). Qui l’artista, che nel 1869 passò le vacanze estive nelle vicinanze, piazzò il suo cavalletto con l’intento di trarre un bozzetto per un’opera di maggiori dimensioni, presentata poi senza successo al Salon del 1870 e successivamente perduta.

Quello che doveva essere il bozzetto, oggi alla National Gallery, venne poi firmato per essere venduto e fruttare qualche soldo: fa parte del gruppo dei primissimi dipinti impressionisti. I raggi X hanno dimostrato che l’opera richiese più di una seduta, con alcuni pentimenti: il lavoro venne sospeso e ricominciato capovolgendo la tela. Inoltre l’artista corresse, probabilmente nel suo studio, la posizione di alcune barche. Lo spirito della giusta “impressione” richiese dunque un lungo lavoro prima di essere catturato in modo soddisfacente.

Quello stesso anno alla Grenouillère lavorarono altri amici di Monet, tra cui Renoir (dipinto La Grenouillère oggi a Stoccolma). L’opera è entrata nel museo londinese nel 1979.

Storia

Negli anni sessanta dell’Ottocento Monet era un pittore squattrinato ma con idee radicali che, con un gruppo di amici, diede origine a una pittura che confluirà presto nella corrente impressionista.

La sua poetica artistica era desiderosa di ritrarre l’istante nel quotidiano, lavorando all’aria aperta nei luoghi amati dalla piccola borghesia di cui faceva parte, come al ritrovo della Grenouillère, dove faceva il bagno nelle acque della Senna. Tale posto era chiamato “stagno delle rane” per la presenza di donne di facili costumi che rallegravano i visitatori parigini ed erano popolarmente soprannominate “rane” (Grenouilles). Qui l’artista, che nel 1869 passò le vacanze estive nelle vicinanze, piazzò il suo cavalletto con l’intento di trarre un bozzetto per un’opera di maggiori dimensioni, presentata poi senza successo al Salon del 1870 e successivamente perduta.

Quello che doveva essere il bozzetto, oggi alla National Gallery, venne poi firmato per essere venduto e fruttare qualche soldo: fa parte del gruppo dei primissimi dipinti impressionisti. I raggi X hanno dimostrato che l’opera richiese più di una seduta, con alcuni pentimenti: il lavoro venne sospeso e ricominciato capovolgendo la tela. Inoltre l’artista corresse, probabilmente nel suo studio, la posizione di alcune barche. Lo spirito della giusta “impressione” richiese dunque un lungo lavoro prima di essere catturato in modo soddisfacente.

Quello stesso anno alla Grenouillère lavorarono altri amici di Monet, tra cui Renoir (dipinto La Grenouillère oggi a Stoccolma). L’opera è entrata nel museo londinese nel 1979.

Bibliografia

  • Louise Govier, The National Gallery, guida per i visitatori, Louise Rice, Londra 2009. ISBN 9781857094701